Nechronica: La Lunga Attesa

Questa storia parte più o meno nel mesozoico centrale. Mettetevi comodi. Grazie al mio precedente lavoro in Granata Press / Dynamic Italia / Shin vision avevo avuto modo di mettere le mani su alcune riviste di settore giapponesi (credetemi, all’epoca era più facile trovare il Graal che mettere le mani su un numero di Login o Roll & […]

Le Avventure di Michele nel Mondo dei Giochi: Hackmaster

Hackmaster Per capire cos’è Hackmaster bisogna a prima sapere cos’è “Knights of the Dinner Table”. Buffo, ma ne varrà la pena: datemi un briciolo di fiducia.  “Knights of the Dinner Table” è un fumetto. Nasce come striscia umoristica per “Shadis”, poi migra su “Dragon” (l’house organ della TSR dei tempi d’oro), poi diventa un webcomic ed […]

Il punto della Situazione

A che punto è “La Guardia”? Parlato col tipografo ieri. Attendo il volume letteralmente da un momento all’altro. Quando scade l’offerta di Dungeon World? Scade il 31 dicembre. Avete ancora pochissimi giorni per approfittarne! Quindi, come funziona questa news? Nel primo paragrafo troverete – in stile davvero telegrafico – eventualmente qualche specifica di quello che […]

Il punto della situazione: giochi disponibili

Hanloa! In quest’ultimo periodo ci siamo dati tanto da fare, e abbiamo reso nuovamente disponibili alcuni volumi che erano esauriti o sul  punto di esaurirsi. Per cui vi facciamo un rapido punto della situazione: Avventure in Prima Serata è di nuovo disponibile. Il Gusto del Delitto è nuovamente disponibile, con la nuova copertina di Michela […]

Le Avventure di Michele nel Mondo dei Giochi: Diana Warrior Princes

Diana Warrior Princess I giochi umoristici sono spesso bellissimi da leggere, ma difficilissimi da “far girare”. È un tipo di gioco che tendenzialmente odio, ma non ho potuto fare a meno di amare Diana Warrior Princess. Per parlare di questo gioco, è meglio parlare delle persone che ci sono alle spalle. Aaron Williams (il disegnatore) […]

Le Avventure di Michele nel Mondo dei Giochi: Tribe8

Tribe8 Anche se non ha avuto molta fortuna, questa creazione della Dream Pod 9 ha un posto molto speciale nel mio cuore. L’ambientazione era cupissima: categoria “finale di Devilman” (e quindi non poteva non piacermi). In un Canada (strano ma vero) post-apocalittico, orrori cosmici avevano ridotto le persone a carne in scatola. Solo l’intervento delle […]

Le Avventure di Michele nel Mondo dei Giochi: Runesword

Lost Worlds Non è propriamente un gioco di ruolo, al massimo sarebbe un sistema di combattimento. Ma è un’idea che è sulla piazza da talmente tanto tempo che ce ne sono versioni davvero… bizzarre. C’è quella legata ai personaggi di “Knight of the Dinner Table” (se non sapete cos’è consiglio caldamente una piccola ricerca). C’è […]

Aggiornamento uscite Modena Play 2020

Aggiornamento uscite Play Ci è voluto davvero tanto, ma finalmente abbiamo messo almeno una parvenza di ordine nel caos causato dal COVID. La mancanza delle fiere ci ha costretto a rivoluzionare più e più volte il piano editoriale. Anche in condizioni normali, decidere cosa fare uscire quando non è quel che si definisce una “scienza […]

Aggiornamenti, edizione giugno 2020

Una rapida carrellata su quello che sta bollendo in pentola… Le uscite Quindi le uscite sono confermate. Tutte. Gli autori si stanno dimostrando estremamente comprensivi e supportando tutti i milioni di notizie “last minute” (spesso pieni di “salvo novità”) che siamo costretti a dargli. Ma, come per tanti editori, anche per noi le fiere sono […]

Dure Avventure

Oggi è il 27 Novembre 2019, ormai è passato quasi un mese dall’annuale fiera di Lucca Comics & Games e così, a distanza di qualche settimana, ci è venuta la malsana idea di parlarvi di ciò che si cela dietro il tendone di Narrattiva – e non stiamo parlando di quello che copre il magazzino […]

Nechronica: La Lunga Attesa

Questa storia parte più o meno nel mesozoico centrale. Mettetevi comodi.

Grazie al mio precedente lavoro in Granata Press / Dynamic Italia / Shin vision avevo avuto modo di mettere le mani su alcune riviste di settore giapponesi (credetemi, all’epoca era più facile trovare il Graal che mettere le mani su un numero di Login Roll & Roll). Pur non potendole leggere, mi avevano sempre affascinato. Mi trasmettevano l’idea di un mercato ricco e vitale. 


Ma soprattutto, anche solo guardando come erano fatte le schede dei personaggi, era possibile vedere che dietro c’era un pensiero, un modo di ragionate il gioco diverso da quello occidentale (su questo magari ci tornerò sopra in un altro articolo). Vero, anche il Giappone era pieno anche di brutte copie di D&D, ma c’era sempre un twist, un qualcosa che nella scheda era bislacco, strano o “fuori posto”. Qualcosa che mi lasciava con la bruciante curiosità di sapere che cavolo c’era scritto. Oppure illustrazioni che lasciavano intendere giochi con tematiche che, almeno in Italia, all’epoca non si erano MAI viste. MAI viste e neppure MAI immaginate: ricordo ancora chiaramente la pubblicità di un GdR che parlava – cito letteralmente – di “tavern managment” (era scritto in katakana e mi sono arrangiato a fare la traduzione). Ho avuto per le mani il GdR di Lume&40 e prevedeva cose per l’epoca improbabili. 

Mentre qui si urlava al miracolo all’uscita di Castle Falkenstein (che prevedeva le carte invece dei dadi) ed ero dovuto andare a stanare un piccolo gruppo amatoriale australiano per trovare Lace & Steel (dove le carte erano “custom”, diverse da quelle da ramino), Lume&40 prevedeva carte da ramino, carte special, segnalini. E nel volume c’era scritto “il TERZO gioco di ruolo di Lume&40” (il TERZO, per una serie misconosciuta, e pure edito dalla Bandai, che storicamente ti risponde al telefono solo se nello squillo sente il tintinnare dei dollari).

Potete immaginare come la curiosità mi divorasse.

Nelle redazioni delle varie Granata Press / Dynamic Italia / Shin talvolta ho potuto inchiodare un traduttore e farmi dire qualcosa, ma era sempre gente che non giocava e aveva forti difficoltà a tradurre il gergo tecnico. Per un giapponese, per come è fatta la lingua, è davvero difficile leggere un documento “tecnico” che non rientri, almeno tangenzialmente, nel suo “seminato”. Esattamente come il gergo dei contratti richiede un traduttore specializzato in “legalese giapponese”, era evidente che anche in GdR richiedeva un traduttore con un minimo di familiarità con l’argomento.

Arriva un momento fra il 2006 e il 2010. Più o meno. Non ho mai avuto una buona memoria per le date, e questo è il meglio che sono riuscito a ricostruire. Dopo quasi un anno di attesa, avevo i diritti di Cani nella Vigna e Narrattiva era ufficialmente nata. E cominciavo a guardarmi intorno più seriamente per fare scouting.

Se “sul colpo” avevo laciato perdere, nel momento in cui partiva Narrattiva decisi che valeva la pena di fare un tentativo più “strutturato”. Un amico che giocava faceva in quel periodo traduzioni dal giapponese assieme alla sua ragazza madrelingua. E ci siamo accordati per un pomeriggio diviso fra “cosa cavolo c’è scritto qui” di libri e riviste che avevo sottomano e un giretto su Amazon.jp (all’epoca non si poteva ancora contare su google translate).

I problemi persistevano, ma erano molto mitigati dal fatto che uno dei due traduttori aveva una grossa esperienza nel mondo del gioco. Fu un pomeriggio molto fruttuoso. Mi diede una visione d’insieme molto più chiara. E che ti trovo, fra tante altre cose? Un (costosissimo) gioco in scatola che (delusione) si è rivelato un clone di D&D (ma sempre con alcune belle idee) e un altro gioco, con una copertina inquietante ma con un suo fascino magnetico, che mi dicono parlare “di bambine zombie che vagano per il mondo macellandosi l’un l’altra alla ricerca del loro cuore”. Nechronica.

Ricordatevi che stiamo parlando di poco meno di due decenni fa: ci è scappato un WTF grosso come una casa.

Non è possibile ordinare il volume perché non veniva spedito all’estero. Mi appunto nome e casa editrice, ma il ricordo della copertina e del tema rimane appicciato addosso. Per anni lo uso come esempio di gioco “bislacco” che mi piacerebbe portare in Italia ma non faccio nessun vero tentativo di raggiungere i diritti. Scrivo qualche mail ma subito è evidente che anche solo trovare il giusto interlocutore sarebbe stato lungo e complesso. Troppo sbattimento. Troppo rischioso comprare un gioco a scatola chiusa e troppo rischioso anche pagare (uno sproposito) una traduzione con il concreto rischio di non usarla (chiedere dei diritti è una cosa, ottenerli…). Inoltre, avevo ancora un senso di “troppo pieno” nei confronti del Giappone che mi arrivava da 20 anni trascorsi professionalmente nell’ambiente manga / anime (ho sempre continuato a seguire e amare anime / manga, ma dell’ambiente del “business giapponese” ne avevo proprio le scatole piene). Alla fine, il progetto si perde nel dimenticatoio.

Passano gli anni (tanti).

Esce l’edizione inglese di Yuyake Koyake (Golden Sky Stories  / Rosso di Sera) e posso finalmente giocarlo. Cavolo! Che bellino! Nessun designer occidentale avrebbe mai potuto scrivere un gioco simile. Vado dal Michele del Passato a dargli una meritata pacca sulla spalla, che ci aveva visto giusto (senza nemmeno saper leggere il giapponese) e mi metto seriamente a caccia. Dopo svariate peripezie, tanto tempo e tanto sbattimento trovo finalmente la persona che aveva effettivamente la possibilità di parlare di diritti, gli scrivo e iniziamo a contrattare.

Passano i mesi.

Un amico con cui collaboro mi chiama al telefono e mi chiede se può passare i miei contatti a tal Marcello. Ricordo che tentò di farmi capire chi fosse questo Marcello, ma ricordo che ero in mezzo a un lavoro e liquidai la questione con un laconico “dagli pure tutto, ciao” senza neppure provarci a capire chi fosse.

Alla fine, “tal Marcello” mi chiama.

Dopo un poco capisco chi è. È il Sig. XV Games, un editore che pubblica giochi davvero carini. Ci siamo sicuramente incrociati un miliardo di volte ma non abbiamo mai avuto l’occasione di conoscerci davvero. Mi spiega che anche lui vorrebbe pubblicare Rosso di Sera, e che le nostre due richieste stanno in una qualche maniera mettendo in imbarazzo l’editore giapponese. Nella nostra testa si materializza uno scenario abbastanza chiaro: per togliersi dall’imbarazzo l’editore giapponese non venderà nulla a nessuno. Dobbiamo sgrovigliare la rogna qui in Italia. Passiamo un’oretta a esaminare più possibili soluzioni. Coedizioni? Dividerci i diritti?

Più parliamo, più il nome dell’editore mi suona familiare. Non ricordo il primo che riuscì a fare 2+2, ma ci fu chiaramente una lampadina che si accendeva. Era lo stesso editore del gioco delle bambine zombie! In cinque minuti trovammo una soluzione. Avremmo proposto all’editore giapponese di comprare sia Rosso di Sera che Nechronica. Narrattiva avrebbe fatto la grafica di tutti e due i volumi a Marcello avrebbe fatto la tradizione. Nel frattempo, un gruppo di fan aveva anche pubblicato una traduzione amatoriale. Era abbastanza “ruvida” ma usabile per giocare. Organizzo alcune partite alla velocità della luce. Il gioco è una bomba. Deve essere mio.

Il resto è storia.

Nechronica esce a Lucca 2021, più di quindici anni dopo che le bambine zombie si erano rubate il mio cuore. Marcello si rivela essere non solo un colossale professionista con cui è un piacere lavorare, ma anche un amico con cui si divide più che volentieri una pizza.

Chi lo avrebbe mai detto, quel pomeriggio, a imprecare davanti ad amazon.jp…