Le Avventure di Michele nel Mondo dei Giochi: Hackmaster

Hackmaster Per capire cos’è Hackmaster bisogna a prima sapere cos’è “Knights of the Dinner Table”. Buffo, ma ne varrà la pena: datemi un briciolo di fiducia.  “Knights of the Dinner Table” è un fumetto. Nasce come striscia umoristica per “Shadis”, poi migra su “Dragon” (l’house organ della TSR dei tempi d’oro), poi diventa un webcomic ed […]

Il punto della Situazione

A che punto è “La Guardia”? Parlato col tipografo ieri. Attendo il volume letteralmente da un momento all’altro. Quando scade l’offerta di Dungeon World? Scade il 31 dicembre. Avete ancora pochissimi giorni per approfittarne! Quindi, come funziona questa news? Nel primo paragrafo troverete – in stile davvero telegrafico – eventualmente qualche specifica di quello che […]

Il punto della situazione: giochi disponibili

Hanloa! In quest’ultimo periodo ci siamo dati tanto da fare, e abbiamo reso nuovamente disponibili alcuni volumi che erano esauriti o sul  punto di esaurirsi. Per cui vi facciamo un rapido punto della situazione: Avventure in Prima Serata è di nuovo disponibile. Il Gusto del Delitto è nuovamente disponibile, con la nuova copertina di Michela […]

Le Avventure di Michele nel Mondo dei Giochi: Diana Warrior Princes

Diana Warrior Princess I giochi umoristici sono spesso bellissimi da leggere, ma difficilissimi da “far girare”. È un tipo di gioco che tendenzialmente odio, ma non ho potuto fare a meno di amare Diana Warrior Princess. Per parlare di questo gioco, è meglio parlare delle persone che ci sono alle spalle. Aaron Williams (il disegnatore) […]

Le Avventure di Michele nel Mondo dei Giochi: Tribe8

Tribe8 Anche se non ha avuto molta fortuna, questa creazione della Dream Pod 9 ha un posto molto speciale nel mio cuore. L’ambientazione era cupissima: categoria “finale di Devilman” (e quindi non poteva non piacermi). In un Canada (strano ma vero) post-apocalittico, orrori cosmici avevano ridotto le persone a carne in scatola. Solo l’intervento delle […]

Le Avventure di Michele nel Mondo dei Giochi: Runesword

Lost Worlds Non è propriamente un gioco di ruolo, al massimo sarebbe un sistema di combattimento. Ma è un’idea che è sulla piazza da talmente tanto tempo che ce ne sono versioni davvero… bizzarre. C’è quella legata ai personaggi di “Knight of the Dinner Table” (se non sapete cos’è consiglio caldamente una piccola ricerca). C’è […]

Aggiornamento uscite Modena Play 2020

Aggiornamento uscite Play Ci è voluto davvero tanto, ma finalmente abbiamo messo almeno una parvenza di ordine nel caos causato dal COVID. La mancanza delle fiere ci ha costretto a rivoluzionare più e più volte il piano editoriale. Anche in condizioni normali, decidere cosa fare uscire quando non è quel che si definisce una “scienza […]

Aggiornamenti, edizione giugno 2020

Una rapida carrellata su quello che sta bollendo in pentola… Le uscite Quindi le uscite sono confermate. Tutte. Gli autori si stanno dimostrando estremamente comprensivi e supportando tutti i milioni di notizie “last minute” (spesso pieni di “salvo novità”) che siamo costretti a dargli. Ma, come per tanti editori, anche per noi le fiere sono […]

Dure Avventure

Oggi è il 27 Novembre 2019, ormai è passato quasi un mese dall’annuale fiera di Lucca Comics & Games e così, a distanza di qualche settimana, ci è venuta la malsana idea di parlarvi di ciò che si cela dietro il tendone di Narrattiva – e non stiamo parlando di quello che copre il magazzino […]

Le Avventure di Michele nel Mondo dei Giochi: Hackmaster

Hackmaster

Per capire cos’è Hackmaster bisogna a prima sapere cos’è “Knights of the Dinner Table”. Buffo, ma ne varrà la pena: datemi un briciolo di fiducia. 

Knights of the Dinner Table” è un fumetto. Nasce come striscia umoristica per “Shadis”, poi migra su “Dragon” (l’house organ della TSR dei tempi d’oro), poi diventa un webcomic ed è tutt’ora il più longevo (siamo attorno al numero 280, stiamo parlando di più di 23 anni di pubblicazione ininterrotta senza contare le strisce) – e interessante – geek comic del mercato americano. Non perderò tempo a tesserne le lodi: basti dire che è un fo**uto capolavoro.

Di che parla “Knights of the Dinner Table”? Principalmente di un gruppo di giocatori di ruolo e delle loro partite a un “clone” di D&D – per l’appunto Hackmaster. Nell’arco degli anni il fumetto si è arricchito di personaggi con l’aggiunta di altri gruppi e di un contesto. Si seguono ad esempio le peripezie di un negozio specializzato, della casa editrice Hard8 (che pubblica Hackmaster), delle fiere di settore. E Knights of the Dinner Table si arricchisce anche di situazioni a la Friends: a dispetto di essere fondamentalmente una striscia espansa, riesce a far fare a personaggi e “giocatori”, i migliori archi narrativi che abbia visto.

Ma concentriamoci su Hackmaster.

All’inizio non esiste realmente. Ne parlano i personaggi del fumetto / delle strisce, ma dando solo delle spigolature. Si capisce che è una versione di un classico “vagamente” (prego notare le sarcastiche virgolette) ispirata a D&D. Proprio perché deve fornire materiale per una striscia umoristica lo scopriamo tavola dopo tavola stracolmo di regole, regolette e codicilli, capace di esacerbare ogni possibile difetto di un gioco classico introducendo al tavolo meccaniche che farebbero perdere la pazienza ad un santo (tipo i coupon).

Ma – e qui c’è stato il genio e la capacità degli autori – la stragrande maggioranza degli accenni fatti al sistema è stata mantenuta consistente (probabilmente perché uno dei personaggi è un rule-lawyer allucinante). Dal momento in cui si è parlato di “onore del party”, la meccanica (per quanto abbozzata solo a grandissime linee – quel che bastava per una battuta) è diventata a tutti gli effetti parte della lore, e ci si è successivamente costruito sopra.

A un certo punto, la Kenzer (gli editori) si è accorta che bene o male avevano praticamente scritto un gioco di ruolo.  Ne hanno preso atto e lo hanno effettivamente pubblicato.

 

I manuali che ho io sono del 2001 (prima edizione, ma presentata come quarta per coerenza col fumetto) e posso tranquillamente dire che sono una delle cose più anni ’70 che abbia mai visto. MURAGLIE di testo, tabelle su tabelle, corpo attorno al 6 (per i poco pratici: per leggerlo c’è bisogno di un microscopio). Il manuale del master e del giocatore sono “solo” 400 pagine ciascuno, ma contengono una quantità di testo a dir poco imbarazzante. La quarta di copertina del manuale del giocatore parla di più di 350.000 parole.

Ci ho giocato?

Il cielo me ne scampi. Troppissimo pesantissimo per i miei gusti. Ma ho spigolato parecchie regole. È fondamentalmente una versione del combattimento di D&D / AD&D varie versioni (fino alla 3.5), ripulito e reso più dinamico con una serie di interessanti trovate.

Ma se è un classico molto “pesante”, perché ne parli? Non sei pentito di aver speso 140.000 lire (senza contare i vari bestiari)?

No, non sono pentito. La lettura (per quanto parziale) è stata davvero interessante. Non solo per amore del fumetto (e infatti ci ho ritrovato tutti i trope e davvero tante delle regole citate), ma anche perché pieno di idee interessanti. Per esempio, gli incantesimi che vengono molto equiparati al software: hanno licenze, versioni trial, possono essere craccati, etc.

 

PS: il manuale del giocatore 72.000 Lire (più di 60 ~ 70 euro, valutata l’inflazione)! Passi che era un gioco d’importazione, ma il prossimo che si lamenta dei prezzi dei giochi al giorno d’oggi…

PS2: Davvero, la quarta di copertina riporta il numero delle parole nel libro. Come se fossero etti di prosciutto. Che è in linea con i metodi di marketing che ho visto utilizzare a PAX, ma continua a lasciarmi basito…