Dialect: le lingue perdute tornano in vita @ Lucca Comics & Games 2019!

Non mi stancherò mai di dire che Dialect è proprio il prototipo di gioco per cui Narrattiva è nata ed è stata fondata. Un gioco che ti scalda il cuore. Che ti fa vedere come, anche quando credevi di avere visto tutto, colpi di genio come La Creatura o Dialect ti possono ancora aprire nuovi […]

Dialect: le lingue perdute tornano in vita @ Lucca Comics & Games 2019!

costruisci un linguaggio costruisci un mondo

Non mi stancherò mai di dire che Dialect è proprio il prototipo di gioco per cui Narrattiva è nata ed è stata fondata. Un gioco che ti scalda il cuore. Che ti fa vedere come, anche quando credevi di avere visto tutto, colpi di genio come La Creatura o Dialect ti possono ancora aprire nuovi orizzonti.

Ma sto divagando. Continuiamo con un minimo di ordine.

Dialect racconta la storia di un Isolamento, cioè una popolazione che è rimasta tagliata fuori dai contatti col resto del mondo – volontariamente o meno. E, proprio a causa del fatto di essere non essere raggiungibili, le persone hanno sviluppato una loro lingua. Parole che hanno un significato particolare solo all’interno dell’Isolamento. E che riflettono concetti che per l’Isolamento sono importanti (che magari non esistono all’esterno).

Il gioco crea la storia seguendo come la lingua si evolve, cambia (quando le ragioni dell’Isolamento vengono messe in discussione) e sparisce (quando l’Isolamento finisce), lasciando i giocatori quali unici custodi di una lingua morta.

Le meccaniche sono davvero semplici.

Si sceglie uno scenario (il manuale ne include, fra scritti dagli autori o da ospiti ben sedici, ognuno con due varianti), si fa un breve set-up tutti assieme e si comincia a giocare. Un meccanismo card driven crea personaggi in pochi secondi e guida l’avanzare delle ere attraverso l’evoluzione del linguaggio.

Masterless, diceless, per una sessione “secca” di circa 3 ore (spiegazione delle regole inclusa). E, come da abitudine per i giochi Narrattiva, emozionante da giocare.

Un Post Scriptum di Michele

Il mio consiglio è di tenere d’occhio i due autori. Non solo Narrattiva pubblicherà altri loro giochi (di cui ancora non possiamo rivelare ufficialmente i titoli), ma – visto il loro originale approccio – sono destinati a creare una serie di capolavori del livello di Dialect. Quando Kathryn Hymes e Hakan Seyalioglu diventeranno nomi conosciuti e stimati nell’ambiente, ricordate che lo avete letto prima qui 😉

 

“Dialect è affascinante, divertente e innovativo.”

-Jason Morningstar (Fiasco, Night Witches)