Mud: Storia di un Golem

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Mud: Storia di un Golem (“fango” in inglese), è la storia di un golem. 

Nel folclore ebraico, il golem è un costrutto senziente, umanoide, creato dal fango o dalla creta. Le storie dei golem si avventurano in territori potenzialmente oscuri, esplorando argomenti come “cos’è una persona” o “cos’è un mostro”.   

Mud è un gioco emotivamente forte, che parla di autolesionismo, disforia, disgusto di sé, ma anche di bellezza e di amore. Un’esperienza guidata che rompe i confini tra gioco di ruolo, libro-game e fumetto.

Due parole di Michele

Con Mud è stato amore a prima vista.

Non sono molti i giochi che sono riusciti a commuovere l’intera redazione Narrattiva, quindi l’abbiamo fatto provare a persone amiche e fidate, che a loro volta sono rimaste stregate. Il gioco riesce a trattare temi difficili con un tatto, e allo stesso tempo una schiettezza, invidiabili. Essenzialmente, è un gioco che siamo fieri di avere sul banco.

Il gioco è relativamente semplice e veloce. Nella descrizione non sono voluto scendere troppo nei dettagli per non “spoilerare” l’esperienza (sì, stanno arrivando giochi che possono essere “spoilerati”). Mud: Storia di un golem ci offre un’esperienza intensa, densa di atmosfera, che è stata capace di strappare una lacrimuccia anche a un giocatore estremamente navigato come me. Il gioco esperienziale è un’idea relativamente nuova e diversa da quanto potete avere visto finora. C’è un sacco di fermento nelle community internazionali attorno a questo concetto, anche se non ha trovato ancora un suo nome e una sua precisa definizione (“gioco esperienziale” è una definizione che ho coniato io). Ma è un’idea che sta portando allo sviluppo di giochi estremamente interessanti. Giochi che davvero vale la pena di provare, sia in questa “declinazione” che in altre, che – per certo – arriveranno in Italia a seguire.